Mondiali 2020, Varese si fa avanti per ospitare le gare iridate: “Perché non provarci?”

Dopo l’ufficialità della cancellazione dei Mondiali di Aigle-Martigny 2020, sono tante le strade che potrebbe prendere la rassegna iridata su strada di quest’anno. L’UCI ha già fatto sapere di voler trovare una nuova sede, almeno per la prova in linea maschile e femminile. A farsi avanti, in un contesto nazionale ancora da decifrare, ecco la città di Varese, che nei giorni scorsi ha fatto da scenario al Gran Trittico Lombardo 2020 e che i Mondiali su strada li ha già ospitati nel 2008. La possibilità che il capoluogo di provincia lombardo possa candidarsi ufficialmente la fa presente Renzo Oldani, presidente della Società Ciclistica Alfredo Binda.

“Perché no? – le parole di Oldani riportate da La Prealpina – Dal punto di vista organizzativo non avremmo sicuramente delle problematiche, l’unico nodo da sciogliere è quello economico. Bisognerà capire da questo punto di vista come si comporterà l’UCI, con la quale abbiamo un buon rapporto. Oltre al Mondiale del  2008, la nostra società aveva organizzato anche la rassegna iridata di Gran Fondo nel 2018″.

Una soluzione italiana per ovviare all’indisponibilità svizzera? Gli organizzatori elvetici hanno rinunciato in seguito al limite di 1000 spettatori per singolo evento che rimarrà lì in vigore fino alla fine di settembre (la settimana iridata è tutt’ora in programma fra il 20 e il 27 di quel mese). In attesa di capire come possa evolvere la situazione italiana, anche alla luce del recente DPCM, più permissivo nei confronti dello sport, e dell’evoluzione della situazione sanitaria generale, Varese prova a non perdere l’occasione.

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